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Quello che a Martina inizialmente sembrava un sogno infranto, le ha poi aperto strade tutte nuove, permettendole di ritrovare il suo talento in una nuova disciplina sportiva, il telemark.
Cresciuta a Lauterbrunnen, Martina ha infilato per la prima volta gli sci all’età di due anni. Iscritta allo sci club locale, dopo i primi successi in gara ha iniziato a considerare una carriera da professionista.
Ma i suoi successi sono stai interrotti a causa di infortuni alla schiena, alle gambe e alla mano. È stata soprattutto la schiena a cedere completamente dopo un po’.
«Dopo l’intervento ho chiuso con lo sport agonistico e ho iniziato la formazione per istruttori di sci. All’inizio i medici hanno detto che non avrei sciato mai più, e io ovviamente ho fatto l’esatto contrario, mi sono iscritta subito alla formazione.»
Per i suoi studi come istruttrice, Martina ha dovuto scegliere una seconda disciplina, optando per il telemark senza rifletterci molto. Ma in seguito alla formazione il suo talento è apparso subito evidente durante la partecipazione allo Snowhappening in questa disciplina.
Due settimane dopo lo Snowhappening, Martina ha ricevuto una chiamata dall’allenatore della nazionale, che le ha chiesto di partecipare prima agli allenamenti, e poi subito alle gare di coppa del mondo. Nelle prime cinque gare di coppa del mondo, Martina è sempre arrivata tra i primi cinque. Tutto questo senza sapere neanche bene cosa stava facendo. «Principalmente scendevo a tutta velocità.»
«Poi mi sono lasciata coinvolgere di nuovo e mi sono appassionata, avevo di nuovo la sensazione di far parte di un team, ho rivissuto le emozioni della competizione che mi mancavano negli ultimi anni.»
Martina ha usato Luna soprattutto in riabilitazione e fisioterapia. Ha potuto così riabituarsi a determinati movimenti che richiedono coordinazione e attivano la sensibilità dei muscoli. Ora utilizza regolarmente Casa anche nella sua abitazione.
«La uso molto anche nei miei giorni di rigenerazione, per tenermi attiva e per le lesioni che ho subito, che richiedono molte cure. Per questo sono molto felice di avere Casa sempre con me.»