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In caso di danni gravi alle articolazioni, solitamente l'unica scelta è la loro sostituzione parziale o completa. Le protesi parziali sostituiscono solo le parti dell'articolazione interessate, mentre quelle complete rimpiazzano l'intera articolazione e vengono talvolta collegate a una cerniera. Per le protesi del ginocchio e dell'anca valgono simili linee guida fisiologiche per il post-operatorio.
Di cosa si tratta?
Nell'articolazione del ginocchio ci sono tre superfici articolari. La superficie interna ed esterna della tibia e del femore e la parte posteriore della rotula che non sempre viene sostituita.
Per quanto riguarda l'anca, esistono protesi a stelo che dispongono di un'estremità lunga che viene inserita nell'osso femorale. A seconda dei casi, può bastare anche una protesi della testa femorale che, come dice il nome, costituirà la nuova testa dell'articolazione.
Indipendentemente dalla parte che viene sostituita, è sempre necessario eseguire un taglio relativamente ampio nei tessuti sovrastanti, che coinvolge anche alcune fasce muscolari. Dopo l'intervento, questa sede è quindi sensibile alle trazioni e ai carichi.
Che cosa bisogna fare?
Nelle prime sei settimane, farai progressi rapidi nell'allenamento. In rari casi però viene prescritto di limitare il carico sull'articolazione.
Fatti guidare dal fisioterapista e aumenta il carico, lentamente ma in modo continuo. Il ginocchio reagisce in modo veloce e sensibile agli stimoli sin dall'inizio. È fondamentale riconquistare l'equilibrio, il senso della linea centrale del corpo e conseguentemente riacquisire forza.
Prof. Dr. Carsten Perka
Clinica di ortopedia e chirurgia traumatologica Charité di Berlino
«Sono pochi i pazienti che si muovono troppo. La maggior parte pratica poco sport dopo l'intervento di protesi completa.»
Già nei primi giorni dopo l'operazione è possibile svolgere i primi allenamenti sugli apparecchi Sensopro. Le due superfici di appoggio indipendenti consentono da subito di assumere una posizione centrale e di attivare in modo intenso la muscolatura stabilizzatrice.
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